SUPERZAMPONE
Oltre
che la regione della buona tavola, l’Emilia è la terra del paradosso:
nel suo territorio esiste un Comune fuori del comune.
E’
Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena.
Per
cominciare, il suo cittadino più illustre è un maiale. Anzi : IL maiale.
E’ lui, che, col sacrificio di sé, ha portato la prosperità in
tante famiglie della zona. In suo onore, per riconoscenza, è stato eretto
già da alcuni anni un monumento nella piazza principale del paese.
I
Castelnovesi sanno come far parlare di sé (e questa pagina lo dimostra).
Non paghi di aver messo il maiale su un piedistallo, nel 1985, con
delibera di Giunta, hanno battezzato il loro comune “Paese della
Musica e della Poesia”, dedicando un parco a John Lennon, nella doppia
veste di musicista e di poeta.
L’appetito
vien mangiando: mangiando carne di maiale, naturalmente. Non ancora
soddisfatti, qualche tempo dopo gli ingegnosi paesani hanno infatti tirato
fuori dal cilindro un’idea ancora più grande. Grande, grossa e
profumata: il Superzampone. Un’idea che, una volta messa in pratica, li
ha fatti finire dritti dritti nel Guinness dei Primati.
Tutto
cominciò un Carnevale: per scherzo, due cittadini di Castelnuovo
realizzarono uno zampone di cartapesta di due metri. Ma perché non farne
uno vero? Detto, fatto. Pardon: cotto e mangiato.
Da
quel momento (era il 1989) ogni anno, la seconda domenica di dicembre, i
Maestri Salumieri di Castelnuovo Rangone preparano lo zampone più grande
del mondo. E più faticoso da confezionare: per quello del 2003, di ben
671 chili, c’è voluta una zamponiera di acciaio inox lunga
quattro metri, e un mezzo meccanico per mettercelo dentro. La cottura è
stata uno strazio: sono stati necessari più di tre giorni, per la
precisione 74 ore.
Ma
il risultato ha ripagato gli sforzi: in un’ora sono andate via ben 6000
porzioni. Dei litri di lambrusco che hanno accompagnato il superzampone si
è perso il conto, anche perché ci si è provati a farlo dopo la bevuta. Nel
corso degli anni il superzampone ha superato più volte se stesso: il
primo anno pesava solo 224 kg, quindi ha ormai più che triplicato il suo
peso. Più o meno lo stesso iter di Luciano Pavarotti, ospite d’onore in
una delle precedenti edizioni. Terra
d’Emilia: zampone e motori, son gioie e doLoris. Capirossi è
stato il padrino di un’altra superzamponata, così come Max Biaggi e
Luca Cadalora. Forse per via del primo dei suoi due cognomi, non ha fatto
mancare il suo appoggio Piero Lardi Ferrari, figlio del grande
Enzo. Le
cronache non dicono se, data la vicinanza col Natale, a festeggiare il
Superzampone con le loro ciaramelle siano arrivati pure gli zamponiari.
Di
sicuro sono arrivate le critiche degli animalisti a difendere la vita e la
dignità del maiale.
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